
Salve a tutti e bentornati sul mio piccolo spazio. Oggi faremo quattro chiacchiere con Antonietta Arcuri…
Il libro che ti ha reso una divoratrice di libri?
Sicuramente l’amore per la lettura è scattato con “Pinocchio”, alle elementari. Ho ancora quel libro e lo tratto come un vero cimelio, però penso che la fame di lettura me l’abbia riportata “Ivanhoe” di Walter Scott. Frequentavo la quarta superiore e ricordo che facevo notte fonda a divorare quelle pagine. Da lì non mi sono più fermata.
Parlaci del tuo personaggio letterario preferito.
Ho un amore profondo per “Daniel Sempere”, il giovane protagonista de “L’Ombra del Vento” di Carlos Ruiz Zafon. Amo tutto di quel libro, nonché del suo autore, ma quel ragazzino che si inoltra tra i meandri del “Cimitero dei Libri Dimenticati” fino a quando un solo volume tra le infinite copie che affollavano quegli scaffali lo ha “chiamato” mi ha ricordato in tutto e per tutto il mio rapporto, viscerale e istintivo, con i libri.
Parlaci delle tue esperienze lavoratine nell’abito editoriale.
Beh, la mia prima esperienza lavorativa in assoluto è stata proprio in libreria. Stavo ultimando il mio percorso di studi universitari e cercavo un lavoretto che mi impegnasse poche ore, così da permettermi di studiare e mettere da parte qualche soldino. Una libreria della mia zona cercava personale, conoscevo il titolare e mi sono proposta. Da allora non ho più smesso di stare in mezzo ai libri, onestamente credo che possa essere davvero uno dei pochissimi lavori che potrei fare. Anche se lavorare al pubblico ha i suoi momenti no, non potrei mai rinunciare alla possibilità di parlare con i clienti, cercare di capire cosa vorrebbero leggere o magari cosa avrebbero bisogno di leggere, e poi vederli tornare a distanza di tempo e sentirli dire hanno apprezzato e divorato la lettura.
Credi che la lettura possa aiutare in momenti difficili?
Penso che la lettura possa sempre essere un’ottima ancora di salvezza da molti momenti difficili. L’esperienza mi ha permesso di conoscere persone che sono riemerse da situazioni dure, spesso emotivamente e psicologicamente provanti; persone che per varie vicissitudini si erano allontanate dai libri e dalla lettura, mi hanno detto che sentivano sempre mancargli qualcosa. La sensazione di evasione, di avventura, che un buon libro sa regalarti è incomparabile. L’ho sperimentato io stessa più volte, salvata e rigenerata da storie e personaggi che sono arrivati a toccarmi il cuore.
La copertina e il titolo influenzano molto i tuoi acquisti? Oppure basta solo la trama?
Per molto tempo, la scelta dei libri da leggere è stata assolutamente istintiva, come un vero e proprio richiamo che scattava tra me e il libro. Con il passare degli anni poi credo che qualcosa sia evoluto diciamo, si sia affinato ecco. Adesso posso dire che è sicuramente un misto di fattori su cui però predomina sempre l’istinto; è lui che fa scattare la mia mano verso un libro, certo titolo e copertina spesso sono di aiuto per identificarne il genere e fare una prima scrematura, poi subentra la trama e infine il test della famosissima e temutissima pagina 69. Se tutti questi fattori hanno lasciato traccia di qualche brivido allora mi butto nell’acquisto, altrimenti aspetto ancora e ci penso.
Rileggi un libro che non ti ha convinto? Perché?
No, non rileggo mai libri che non mi hanno convinto. Piuttosto rifletto sul perché non mi hanno convinto, cercando di capire se ho sbagliato il momento per leggerlo oppure se proprio qualcosa nel libro non andava.
Oltre alla lettura, ti dedichi ad altro nel mondo dei libri?
La mia vita nel mondo dei libri ormai si dipana su più livelli. Come già detto l’amore per la lettura mi ha portata a lavorare da sempre in libreria, negli ultimi anni poi, anche grazia ai social network, mi ha permesso di conoscere molte persone appassionate come me, ma anche addetti ai lavori come autori emergenti, editor, piccoli editori, che mi hanno permesso di conoscere ancora più approfonditamente questo magico mondo fatto di storie. Da lì è nata l’idea di condividere le mie letture non solo con i clienti che magari chiedevano qualche consiglio ma anche con perfetti sconosciuti attraverso un piccolo blog di recensioni che cerco di seguire, purtroppo in maniera un po’ altalenante. Infine, negli ultimi anni mi sono buttata anche nel mondo della scrittura, lasciandomi prendere per mano dai mille volti e voci che affollano la mia mente.
Un breve commento su e-book e cartacei.
Se devo scegliere posso dirti che per me il librò è cartaceo. Riconosco però che l’uso di e-book ha la sua comodità, anche se purtroppo per me si rispecchia in uno strano e incomprensibile allungamento dei tempi di lettura. Credo di essere una di quei “topi da libreria”, perché purtroppo non amo frequentare le biblioteche, che ha il bisogno assoluto del contatto con la carta stampata, con quel suo magico e inconfondibile odore che sarebbe bello poter imbottigliare e annusare al bisogno (proprio come suggeriva il mio amato Daniel Sempere)
Una breve opinione sulle librerie digitali.
Trovo che siano un buon strumento di scrematura, permettendo di leggere anche una breve anteprima, consentono al letto di fare una preventiva scelta. Non mi stupisce confessarti che è qualcosa che vedo fare anche ad alcuni miei clienti fissi; quei testi che li hanno colpiti particolarmente tornano poi a comprarli in cartaceo per averli sempre disponibili nella propria libreria di casa.
Grazie per il tuo tempo e la tua compagnia.
Ti auguro di volare sempre più in alto con i tuoi progetti.

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